Festa di Don Bosco riuscita!
Ebbene si, nonostante la pioggia un po’ dispettosa il nostro caro Amico Giovanni Bosco è stato festeggiato come si deve!
Non erano molti i nostri piccoli impavidi eroi che si sono cimentati nelle varie prove che avevamo preparato, ma si sono fatti comunque sentire e notare per la loro allegria contagiosa…! Segue...
Divisi in squadre di due, massimo tre persone, hanno dovuto superare sfide di calcetto, ping pong, balli di gruppo, biliardino, staffette e karaoke… e tutto per arrivare al tanto agognato traguardo:
UNA BELLA FETTA DI PANE E NUTELLA!!!
Ma torniamo all’inizio: abbiamo nominato un certo Giovanni Bosco…sappiamo tutti chi è stata questa persona? …forse si…forse no…noi comunque ci teniamo a farvi sapere chi è stato per noi e così… vi carichiamo sul blog la presentazione che abbiamo scritto:
“Ciao ragazzi, mi chiamo Giovanni Bosco e sono nato a Becchi, una frazione di Castelnuovo d’Asti il 16 Aprile 1815. La mia era una famiglia di contadini e sono cresciuto con mia madre perché il mio papà è morto quando avevo solo due anni. Fin da piccolo ho aiutato la mamma a lavorare la terra e fu lei con il suo amore a farmi conoscere Dio.
Mi ricordo che a nove anni feci un sogno premonitore: ero in un cortile molto vasto e alcuni ragazzini giocavano e bestemmiavano. Io cercai di farli smettere usando calci e pugni, ma un uomo
maestoso, vestito di bianco, mi rimproverò e mi consiglio di non usare le maniere brusche, ma di farmeli amici con la bontà e la carità.
Entrato in seminario, fui ordinato sacerdote nel 1841 e, quando arrivai a Valdocco, zona periferica e malfamata, cominciai a raccogliere giovani sbandati di ogni specie accogliendoli in quello che io chiamavo “ORATORIO”.
Nel mio Oratorio non insegnavo catechismo e basta, il mio pensiero era qualcosa di attualissimo: insegnare ai ragazzi un mestiere che desse loro la possibilità di guadagnarsi onoratamente il pane, solo così avrebbero riacquistato la fiducia in loro stessi e avrebbero potuto guardare al futuro con serenità, aprendosi anche ai valori morali e religiosi.
Nel 1858 manifestai a Pio IX il desiderio di fondare una congregazione religiosa per l’educazione della gioventù ispirata a San Francesco di Sales. Il Papa ne fu entusiasta e corresse personalmente l’abbozzo della Regola.
Intanto si moltiplicavano gli oratori e i collegi per chi aveva bisogno di aiuto. Fondavo laboratori per insegnare un mestiere ai giovani, così da toglierli dalla strada e dalle cattive compagnie.
Nell’educazione inserivo la declamazione, il canto e la musica e uno dei miei interessi principali ful’editoria. Fondai collane di classici latini e italiani e una collana di scrittori cristiani da adottare nelle scuole salesiane ancora oggi.
Il mio essere fedele a Cristo e nello stesso tempo cittadino esemplare mi attirò alla fine anche le simpatie dei liberali meno radicali e divenni un punto di riferimento per le mediazioni fra la Santa Sede e il governo italiano.
A distanza di tanti anni, dal Paradiso osservo come la mia piccola opera continui a crescere e a svolgere il suo ruolo nella formazione spirituale ed educativa dei piccoli cristiani. Grazie all’impegno di tanti ragazzi ancora oggi gli Oratori sono quel punto di incontro e aggregazione dove chi vi entra può trovare aiuto se ne ha bisogno, o essere semplicemente accolto in un luogo sano dove i valori della vita non vengono mai persi di vista.”
Ecco, questo è l’uomo che abbiamo festeggiato… una persona nata all’incirca nella metà dell’800, quindi in un periodo sicuramente meno agevole di quello di ora, che non ha pensato a se stesso, ma agli altri…in particolar modo ai ragazzi del suo paese…costruendo, per la prima volta, un posto tutto loro in cui poter imparare a crescere e vivere secondo gli insegnamenti di Dio: l’Oratorio!
Ora comunque il nostro prossimo obiettivo è la festa di Carnevale che si terrà il 5 Marzo nel nostro Oratorio, quindi tenetevi pronti perchè i “Lavori in Corso” stanno tornando più scoppiettanti che mai…!
E ricordatevi: …chi non gioca con noi?!? NON SI DIVERTE!!!
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